Attenzione: per dire "non sono" in frasi con copula +nome del predicato è "lan. La tradizione islamica considera l'arabo lingua sacra in quanto impiegata nel proprio testo sacro, ovvero il Corano. ", "chi è lui?" E tu hai vinto due volte il Giro d'Italia. Accedi o registrati per commentare questo articolo. e "chi è lei?" Nella medicina entrò il vocabolo arabo "sciroppo". In ebraico, la 'ayn si pronuncia nella parlata colta se dentro la parola. È l'articolo determinativo seguito da una parola che inizia con 'alif hamza con "i" breve. Se si indica oralmente il caso (-a, [-an. Infine, riguardo alle corrispondenze arabo-ebraico tra vocali, la /i:/ e /u:/ (cioè gran parte delle vocali lunghe) restano perlopiù invariate, mentre /a:/ diventava /o:/ (oggi gli allungamenti vocalici, conservati nella grafia, non si pronunciano) per un fenomeno detto "shift canaanita" (Canaanite shift). Il dittongo "ay" resta perlpiù invariato o si frattura in "ayi", mentre "aw" culmina quasi ogni volta in un allungamento vocalico /o:/ (l'esito è vagamente simile al francese -au- > /o/). Se una parola inizia con, È un'aspirazione sorda (come nell'inglese ", Viene spesso traslitterata con la pronuncia ricostruita in arabo antico */x/, cioè una "c" di. Per esprimere l'indeterminazione, dal punto di vista grafico si raddoppiano le lettere ḍamma (ـُ /u/), fatḥa (ـَ /a/) e kasra (ـِ /i/) (la ـُ damma al nominativo indeterminato non usa due segni identici, ma uno solo che deriva dall'unione dei due:ـٌ ); la damma raddoppiata si pronuncia [un], la fatḥa raddoppiata [an] e la kasra raddoppiata [in] (es. La radice dei verbi è formata da tre o, più raramente, quattro lettere. È il modo in cui gli arabi dicono "no" per negare o all'imperativo per dare divieti. Meno corretto – ma non in maniera dirimente – mescolare le cose e creare ad esempio "Muhammed" o "Mohammad". Meteo Liguria: ancora un giorno di possibili piogge, poi sole e rialzo delle temperature previsioni. Quasi tutte le consonanti possono essere brevi o lunghe (geminate). La pronuncia può subire il fenomeno della ’imāla ("inclinazione"), che provoca l'innalzamento della vocale /a/ verso il timbro /ɛ/~/e/. L'arabo non possiede il tempo presente del verbo essere, pertanto fa un largo uso di frasi nominali. يولد جميع الناس أحرارًا متساوين في الكرامة والحقوق. [2][3][4][5] Si parla di forse ben 274 milioni di persone che la parlano nel mondo arabo, rendendola la quinta lingua più parlata del mondo. dalle nuvole al sole e poi ancora nuvole: tempo in altalena previsioni. Vengono aggiunte in dei punti sporadici delle annotazioni storico-filologiche sulle lingue semitiche e su paragoni tra un suono in arabo e una sua eventuale variazione in ebraico moderno. La seconda, già accennata, è quella di scrivere la nunazione -an, avente grafia fissa e utilizzabile in tre contesti. In sintesi, la 'alif serve a tre macro-funzioni: la prima, da quanto si è visto, è di sedia per la hamza/stacco glottale (i grammatici arabi che si rifanno ai secoli di tradizione parlano esplicitamente di sedia, "kursiyy" e riempiono la spiegazione di nomi molto espressivi). Quanto alle vocali brevi, la /a/ resta perlopiù invariata o muta in /ɛ/ (cioè una "e" aperta e più spalancata), mentre /i/ e /u/ sono colpite da abbassamento vocalico e diventano /e/ e /o/ come in parsi. "una bella casa": baytun jamīlun; "la bella casa": al-baytu al-jamīlu). L'alfabeto arabo, per darne una breve sintesi, consiste di 28 consonanti, più un grafema particolare (hamza) e alcuni simboli grafici particolari. Dalle fonti semitico-ebraiche o cristiane derivano: Il siriaco qeryqānā (= «lettura» nella liturgia) dimostra un legame con il nome al-Qurʾān (attraverso il verbo affine qara'a «leggere ad alta voce»). Risorse lingua araba Sguardo sul Medio Oriente, Varianti di transizione classificati spesso nel gruppo siciliano, Varianti di transizione classificate anche come dialetti veneti, Dichiarazione universale dei diritti umani, Giornata della lingua araba nelle Nazioni Unite, Legislazione italiana a tutela delle minoranze linguistiche, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Lingua_araba&oldid=118982405, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Mentre le persone di buon livello culturale sono in genere capaci di esprimersi nell'arabo ufficiale, la maggioranza degli arabi usa generalmente solo il proprio dialetto locale. Comunque la lingua araba venne diffusa tra il VII e il XII secolo, sull'onda delle conquiste islamiche, in tutto il Nordafrica, dove venne ad affiancarsi ai dialetti berberi, e in un'ampia fascia che copre tutto il Medio Oriente fino ai confini della Persia. È lo stacco glottale/colpo di glottide (in inglese "glottal stop") ed equivale grossomodo a un colpetto di tosse. L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Secondo il Kitab al-Aghani (Il libro dei canti), tra i primissimi inventori della scrittura araba ci furono due cristiani di al-Hīra (Zayd ibn Bammad e suo figlio). L'esempio più palese è la parola "pace", in arabo "salaam" (che prima dell'arabo antico iniziava in */ʃ/) e in ebraico "shalo(o)m". Le eccezioni ai pattern sono sporadiche e possono essere trovate pure nella letteratura di grandi autori. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. In arabo esiste un solo articolo, determinativo e invariabile (-ﺍﻟ, al-), che si comporta come un prefisso, unendosi all'inizio della parola; "il libro" è, quindi, al-kitāb (ﺍﻟﻜﺘﺎﺏ). In ebraico biblico si pronunciava sempre. A Zabad (a sud-ovest di Aleppo) sono state trovate delle iscrizioni cristiane in tre lingue (siriaco, greco e arabo), degli anni 512-513 d.C., finora le più antiche testimonianze scoperte della scrittura araba. (©)Copyright Wolters Kluwer Italia Srl – Tutti i diritti riservati.. Sito ottimizzato per Microsoft Internet Explorer v. 8, Firefox v. 12, Chrome v. 20 Secondo altri autori, però, esso potrebbe aver avuto anche un'origine non araba, bensì generalmente semitica (reminiscenze dell'ebraico Elohim e dell'antico siriaco alaha = «il Dio»). Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 1 mar 2021 alle 20:35. Le consonanti "lunari" (quelle labiali, velari e post-velari) prendono l'articolo così com'è, mentre quelle "solari" (tutte le altre) assimilano la lam dell'articolo alla prima lettera del sostantivo, che quindi si raddoppia (es. Si offrono alcuni esempi di questa tipologia di parole, siccome la scrittura della hamza specialmente dentro la parola è soggetta a regole complesse. L'arabo è una lingua flessiva che possiede tre casi: il nominativo, la cui marca è la ḍamma (ـُ /u/); l'accusativo, la cui marca è la fatḥa (ـَ /a/); il caso obliquo, la cui marca è la kasra (ـِ /i/), che ha funzioni di genitivo e di preposizionale. Tra i simboli particolari appartenenti alla scrittura araba troviamo: La lingua araba si scrive da destra verso sinistra. La scrittura dei graffiti arabi era soprattutto aramaica o nabatea. Dal caso obliquo si costruisce il complemento di specificazione (es. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema. La bellissima artista, nata a Frosinone nel 1987, ex compagna di Gigi D'Alessio, ha pubblicato 4 nuove foto in cui mostra diverse angolature del suo fisico mozzafiato. È un segnetto detto "shadda" o "tashdiid" che indica una tensificazione/raddoppio/geminazione della consonante. Altri termini arabi sono "zara", "azzardo"[13], "califfo", "sultano", "alcova", "alcool" (< al-kuḥl, "polvere finissima per tingere le sopracciglia"[14]), "alchimia" ( (< ṣan’a) al-kīmiyā’, "(arte della) pietra filosofale"), "caraffa", "tazza" (< ṭasa), racchetta (< rāḥet, rāḥa, "mano"), "ragazzo" (< raqqāṣ, "fattorino, corriere"[15]), "materasso" (da matrah, "cosa gettata"), "bizzeffe" (< bizzāf, "molto"), "gazzarra" (< algazara, "mormorio"), tafferuglio (< taffaruǵ, "baldoria"), "salamelecco" (< salām ‘alaikum, "pace a te/voi"), "alambicco" (< al-anbīq, "coppa", "vaso") e "assassino" (termine che in origine designava i Nizariti, setta degli Ismailiti radunata attorno al Vecchio della Montagna[16]). Per esempio, أَ si può indicare velocemente come "'alif hamza con la fatha/a breve". Nel corso del Medioevo entrarono nell'italiano numerose parole arabe, specie in settori in cui gli Arabi eccellevano: navigazione, commercio, matematica, astronomia, medicina. Nelle ore serali di martedì avremo un veloce peggioramento che porterà tempo perturbato per tutto mercoledì. si traducono rispettivamente "dove tu?" Registrato presso Tribunale di Lucca N° 946/2012 Per esempio, se da /ba/ بَ si vuole ottenere /ba:/, si scrive بَا. Insegna che non c'è risultato senza fatica ... Ma poi ne vince uno solo. Nella tabella sottostante è spiegata in modo puntuale la pronuncia delle lettere base, lettere speciali e diacritici dell'alfabeto arabo, senza però approfondire le numerose regole di scrittura della hamza, ragion per cui si apprende più facilmente dall'osservazione di numerosi esempi concreti. si riscontra un fenomeno frequente in spagnolo, in cui gli arabismi presentano spesso forme in cui compare l'articolo arabo al- ("alcázar", "fortezza, palazzo, reggia"; "alcachofa", "carciofo"; "algodón", "cotone"; "azúcar", "zucchero"; "alhóndiga", "fondaco"), poiché molti di questi termini giunsero in Italia attraverso traduzioni dallo spagnolo. Si avrà così "ash-shams" (il sole), "ar-rajul" (l'uomo), "an-nūr" (la luce) ecc; mentre si avrà "al-qamar" (la luna), "al-kitāb" (il libro), "al-bint" (la ragazza), ecc. Soltanto lo scheletro consonantico delle parole rimane invariato, mentre infissi e vocali si combinano per ottenere le più sottili sfumature. Esiste, però, una lingua araba moderna standard che comprende 33 fonemi: 5 vocalici e 28 consonantici. Queste prime composizioni rappresentarono l'inizio di quella che, nei secoli successivi, sarebbe diventata una letteratura d'importanza mondiale. XII in Sicilia e nel XIII altrove si fissò nel significato di "capo delle forze di mare". Le 28 lettere che compongono l'alfabeto hanno 4 forme differenti a seconda che si trovino all'inizio di una parola, in mezzo, alla fine o isolate. Di grammatica non semplice, l'arabo presenta, come le altre lingue semitiche, la flessione interna dei sostantivi e dei verbi. Quando ciò avvenne, diversi millenni or sono, dal protosemitico derivarono lingue diverse, ciascuna delle quali assunse, con il tempo, peculiari caratteristiche morfologiche e lessicali; la tesi più accreditata comunque indicherebbe il serbatoio dei semiti nella penisola araba. La lingua araba fa capo al ceppo semitico, alla cui radice gli studiosi hanno postulato un capostipite unico, definito protosemitico, che fu il probabile mezzo di espressione dei primi semiti nella stadio linguistico comune, cioè prima che il gruppo umano semitico si frammentasse geograficamente in vari gruppi migratori, diversificandosi culturalmente. Come in ogni lingua, la frase minima è formata dal soggetto (un nome o un pronome) e dal predicato (un verbo, eventualmente accompagnato da un aggettivo, un pronome o un nome, o anche un'intera frase). Commentare gli articoli di Lucca in Diretta. +39 346 6194740 - redazione@luccaindiretta.it Nei dizionari e grammatiche sono reperibili molte altre parole simili, che permettono di capire come funziona la grafia della hamza in questi casi. Direttore responsabile: Enrico Pace "il sole": *al-shams > ash-shams).[8]. Tre di queste consonanti hanno un valore semi-consonantico (o semi-vocalico, se si preferisce), servendo anche a indicare l'allungamento degli unici tre suoni vocalici esistenti nell'arabo classico (fuṣḥā): In realtà nei vari dialetti (عامية ‘āmmiyya) i suoni vocalici "e" e "o" trovano piena accoglienza. È l'articolo determinativo seguito da una parola che inizia con 'alif hamza con "a" breve. Leggi IVG senza pubblicità ... Che tempo farà. Nell'arabo standard i suoni [o], [e], [p], [v] e [ʧ] compaiono solo in prestiti stranieri. L'espressione araba dār aṣ-ṣinā‘a ("casa del mestiere", poi "luogo di costruzioni navali") trova accoglimento in Italia sotto diverse forme: arzanà (da cui arsenale) a Venezia, darsena a Genova, tersanaia a Pisa, terzenale ad Ancona, terzanà a Palermo. Attraverso gli scambi commerciali sono giunti i termini "zucchero", "zafferano", "caffè", "azzurro", "lapislazzuli", "limone", "albicocco", "carciofo", "zibibbo", "melanzana", "tamarindo"[10][11], "ribes". Rosaria Zanetel Katrib, Gihad Hassan Katrib. Oggi l'arabo si presenta frazionato in un gran numero di dialetti, non sempre mutualmente comprensibili; mentre la lingua classica è da tutti conosciuta come la lingua dei media, delle pubblicazioni, dell'istruzione, della religione e dei rapporti internazionali del mondo arabo. Si chiama "sukuun" e indica che la consonante non ha vocali, tale per cui di solito forma un cluster consonantico con la consonante successiva. Ma ancora più importante: la parola che il Corano conosce "per il solo Dio" fu utilizzata in Arabia già prima di Muhammad per il massimo Dio («il Dio superiore»): Allāh (il padre di Muhammad si chiamava per esempio « servo di Allāh » = 'abd Allāh) risultò, se è di origine puramente araba, dalla contrazione al-Ilāh, cioè «il Dio». In una catena di complementi di specificazione (es. Ricordiamo ad esempio l'antologia ʾAlf layla wa layla (Le mille e una notte), tuttora apprezzata e continuamente tradotta e ristampata nel mondo. Le opere di narrativa, storia, filosofia, teologia, poesia, sia originali sia di derivazione greca e persiana, che meriterebbero di essere menzionate, sono numerose. È comparsa per la prima volta nell'Arabia nord-occidentale dell'Età del Ferro e ora è la lingua franca del mondo arabo.[1]. Introduzione all'alfabeto e pronuncia puntuale, Pronuncia puntuale, inclusi i diacritici/tashkil, Esempi di parole contenenti la hamza all'interno e alla fine, Premi Nobel per la letteratura di lingua araba, Dialetti neolatini influenzati dall'arabo, Al-Jallad. Si ricorda infine che da una 'alif rimpicciolita si ottiene un allungamento vocalico molto particolare e usato più sporadicamente, la 'alif pugnale. Nei termini arabi in "al-" ("alambicco", "algebra" ecc.) Partita IVA: 02391180466, Viareggio, scoppia un incendio in un capannone, Motorsport, bene Paperini al rally Valle del Serchio, Il bus ai tempi del Covid: un video-tutorial per viaggiare in tutta sicurezza, Covid, controlli a tappeto contro gli assembramenti della movida: 19 sanzionati, Tutti vaccinati contro il Covid entro l’estate: il piano di Figliuolo, Lucchese, sconfitta pesante al Porta Elisa: Bocic regala i 3 punti alla Pro Sesto, Covid19, nella Piana di Lucca oltre 17.500 vaccinazioni, Allerta per vento e mareggiate sulla costa. Degli esempi concreti danno una vaga idea di come funzioni, a meno che si impari la grafia a memoria caso per caso o si faccia una via di mezzo: سأل sa'ala (chiedere), الفأر 'al-fa'r (il topo), الفئران 'al-fi'raan (i topi), الرأس 'ar-ra's (la testa), الرئيس 'ar-ra'iis (il capo/boss), رؤساء ru'asaa' (teste/i boss), قرأ wara'a (leggere), الرأي 'ar-ra'y (l'opinione), المرأة 'al-mar'a(t) (la donna), بدأ bada'a (iniziare), المبدأ 'al-mabda' (il principio), المساء 'al-masaa' (la sera/le sere), القرآن (il Corano), ثأر tha'r (vendetta), المستأجر 'al-musta'jir (il prestatore), زأر zahara (ruggire), الملجأ 'al-malja' (il riparo), متأنق muta'anniq (elegante, abbastanza raro), بؤس bu's (misera), مسؤول mas'uul (responsabile), مائة mi'a(t) (cento), هيئة hay'a(t) (organizzazione), شيء shay' (cosa/roba), أصدقاء 'asdiqaa' (amici), لقاء liqaa' (incontro), جرؤ jaru'a (osare), نباء naba' (notizia/news), نبوءة tanabbu' (profezia), ضوء daw' (luce), جزء juz' (parte), لان li-'anna (poichè/perchè...), أسر 'asara (catturare), أمل 'amala (sperare), يأمل ya'mulu (lui spera), أخذ 'akhadha (prendere), يأخذ ya'khudhu (lui prende), أكل 'akala (mangiare), يأكل ya'kulu (lui mangia). (من هي؟, man hiya?). وقد وهبوا عقلاً وضميرًا وعليهم أن يعاملو بعضهم بعضًا بروح الإخاء. Viceversa, il ministro o la ministra “senza portafoglio” fa parte comunque del governo e del Consiglio dei ministri, ma non è a capo di un ministero e non dispone di uffici alle sue dipendenze. Si verificherebbe negli arabi una comune diglossia, o addirittura polidiglossia, contando il fatto che ogni arabofono potrebbe potenzialmente parlare, oltre al suo dialetto nativo, anche la lingua standard, il dialetto della capitale e spesso persino una lingua europea, fatto questo comune soprattutto in nazioni come l'Algeria, dove a partire dal diciannovesimo secolo si è diffusa la lingua francese. Da allora l'arabo ha continuato ad essere, per centinaia di milioni di persone, una valida lingua letteraria. I verbi irregolari si formano quando nella radice compaiono le semivocali ﻭ e ﻱ, che creerebbero una cacofonia se precedute o seguite dalle desinenze. La stessa cosa vale per l'articolo determinativo arabo "al-" che, con circa metà delle lettere dell'alfabeto, assimila la prima consonante che incontra mentre resta invariato con le restanti lettere. In IPA viene indicato come consonante sorda, ma in realtà si sente sempre sonoro. Tel. È l'articolo determinativo seguito da una parola che inizia con 'alif madda. L'alfabeto aramaico dei nabatei, con la loro capitale Petra, è un precursore della scrittura araba. È la fricativa faringale sonora: è una consonante e si può ottenere immaginando di pronunciare la vocale neutra schwa (come mero fantoccio fonetico per ottenere la vibrazione delle corde vocali) tenendo fin dalla partenza la radice della lingua vicina alla parete della faringe/gola, anche aiutandosi eventualmente con una chiusura parziale della glottide (enfatizza bene la faringalizzazione, anche se non ne fa parte). Olivier Durand, Angela Daiana Langone, Giuliano Mion. Solo 6 lettere non legano a sinistra con le altre e perciò hanno solo la forma iniziale e finale. Le vocali brevi (a, u, i) sono indicate da tre diversi segni posti sopra o sotto la consonante che precede immediatamente quella vocale, con un piccolo tratto obliquo soprastante la "a" (detto fatḥa), con uno identico ma sottostante la "i" (detto kasra) e con una sorta di piccolo nove, con coda più accentuata, soprastante la "u" (detto damma). La lingua araba ha preso "in prestito" da altre lingue non solo le parole profane, come ad esempio il termine qaṣr (dal latino castra, «accampamento», «cittadella»), bensì anche parole che sono state molto rilevanti per il Corano e per altri usi della lingua: così la parola qalam (dal greco kalamos), che significa "calamo", attraverso il quale per i musulmani Dio ha insegnato agli uomini ciò che essi prima non sapevano. L'arabo fu infine fondamentale per il senso dell'unità e dell'identità degli arabi. È scritta come una "j" semivocalica ma senza i due puntini diacritici in basso e si usa in alcune combinazioni come sedia per la hamza. ), "chi lui?" La lingua araba (الْعَرَبيّة, al-ʿarabiyya o semplicemente عَرَبيْ, ʿarabī) è una lingua semitica, del gruppo centrale.È comparsa per la prima volta nell'Arabia nord-occidentale dell'Età del Ferro e ora è la lingua franca del mondo arabo. È una comune aspirazione sorda come nell'inglese ", È una lettera che indica il suffisso del femminile, che in romanizzazione/latinizzazione si può indicare con -a(t). Ha 4 modi finiti: indicativo, congiuntivo, imperativo e apocopato (o iussivo); e 3 modi non finiti: infinito sostantivato (. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. Nel mondo arabo si parlano molte varianti dialettali della lingua araba, spesso molto diverse tra loro. "il libro del ragazzo", kitābu l-waladi), in cui il sostantivo dell'entità posseduta ("il libro") non prende mai l'articolo (pur essendo determinato) e il sostantivo dell'entità possedente ("del ragazzo") è al caso obliquo semplice e prende l'articolo. (أﻳﻥ أنت؟, ’ayna ’anta/’anti? Di conseguenza, frasi come "dove sei? Un verbo irregolare si dice "assimilato" (1º gruppo dei verbi irregolari) se ha ﻭ o ﻱ all'inizio, "concavo" (2º gruppo dei verbi irregolari) se ha ﻭ o ﻱ al centro e "difettivo" (3º gruppo dei verbi irregolari) se ha ﻭ o ﻱ alla fine. Questo rende particolarmente ardua la soluzione della traslitterazione in alfabeto latino perché, se in arabo classico il nome "Muḥammad" prescriverebbe l'uso appunto delle vocali "u" e "a", nel parlato ciò non è detto che avvenga. L'aggettivo segue sempre il sostantivo e si declina in genere, numero e caso. la seconda forma ha valore perlopiù causativo, la terza di reciprocità, la quinta di passività, etc.). latino "castrum"[9]). Questo per evitare le varietà fonetiche che si presentano numerose, a seconda delle nazioni arabofone. Il fatto poi che media, giornali, documenti, cartelli stradali sono scritti in arabo standard, e che in tutte le occasioni ufficiali, formali e durante le preghiere si parli nella medesima lingua, rende poi la conoscenza della fuṣḥa, e la conseguente diglossia, obbligatoria per chiunque intendesse approcciarsi all'ambiente urbano.[6]. A queste segue a ruota la compilazione del Qurʾān (Corano), per i musulmani parola divina trasmessa dall'arcangelo Gabriele al profeta Muḥammad (Maometto), con la quale si apre il capitolo dell'Islām. L'infinito sostantivato di ﻓﻌﻝ faʿala, فعل fiʿl ("il fare"), è un nome d'azione (nomen actionis) sostantivato e significa, quindi, "azione, opera". Alcuni termini marittimi derivati dall'arabo sono "libeccio", "scirocco", "gomena", "cassero" (vocabolo che gli Arabi presero dai Bizantini e questi a loro volta dai Romani; cfr. Per esempio, /θ/ sordo interdentale subisce un fronting e diventa /s/. Per la lam-'alif, vedi avanti. Poi però nei giorni successivi una gigantesca alta pressione busserà alle porte dell'Italia tenendoci compagnia fino al successivo weekend. Questo sito offre GRATUITAMENTE FILE AUDIO , (TRATTI DA ARCHIVI PERSONALI E/O DI PUBBLICO DOMINIO), agli appassionati che cercano nel web basi midi a fini didattici o di studio e comunque per soli scopi amatoriali e non di lucro. La fricativa faringale sonora/'ayn si può trovare da sola, raddoppiata e seguita dalle tre vocali, che si pronunciano con continuità tra la 'ayn e la vocale, senza cioè che le due si spezzettino. “Enel Sole, in via Genova c’è un lampione, ma anche un tetto, da sistemare” L'appello di una lettrice: un lampione da anni buca il tetto della sua abitazione come parte integrante della casa.
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